Con gli ultimi Spunti di vista prima della pausa estiva, ho esplorato le principali trappole che la nostra mente ci propone. Sono schemi di pensiero che distorcono la realtà. Dei veri e propri pregiudizi cognitivi, che ci spingono a creare una visione alterata di ciò che ci circonda, dandola per vera, e che influenzano le nostre decisioni e le nostre azioni.
Conoscerle e imparare a riconoscerle è importante per comprendere quali siano quelle in cui scivoliamo più spesso senza rendercene conto. E se non ce ne rendiamo conto, non abbiamo la possibilità di rivedere la nostra posizione di fronte a una situazione, o a una persona.
Conoscerle e imparare a riconoscerle è difficilissimo, perché la nostra mente sa bene chi siamo ed è in grado di costruire per noi giochi, simulazioni, vere e proprie messe in scena su misura, che rispondono perfettamente alle nostre aspettative.
Con questa consapevolezza, approcciamoci alle trappole mentali (le elenco e linko qui sotto) che solleticano la nostra curiosità, che fanno risuonare qualcosa in noi, o che ci provocano un certo prurito già dal nome.
Last, but not least, La trappola dello stereotipo, di cui avevo già scritto in tempi non sospetti, in quanto sempre in agguato dietro l’angolo tra noi comuni mortali.
Dato che in ognuno di noi sono presenti bias cognitivi, possiamo considerare che il nostro modo di vedere la realtà contiene distorsioni. Forse, proprio quelle che, nell’elenco, hanno richiamato istintivamente la nostra attenzione. Ammettere a noi stessi che ciò che viviamo è né più né meno che il nostro modo del tutto parziale di percepire la realtà, e non una realtà inalterata e oggettiva, uguale per tutti quanti, è un ottimo modo di iniziare ad accogliere l’idea di poter considerare le situazioni e le persone in maniera più curiosa e meno giudicante, un’attitudine che ci consente di aprire a un maggior numero di possibilità in ogni ambito delle nostre vite.
Cristina Perillo
(per rispondere, per commentare, per un incontro conoscitivo basta scrivermi)